La maggioranza di sinistra  a Palazzo Ducale, ha deciso di consegnare le chiavi della città alla relatrice ONU Francesca Albanese.

Il gruppo di Fratelli d’Italia ha votato convintamente no

Pubblico il testo del mio intervento in Consiglio Comunale , disponibili nella versione video in questo sito

Prendo parola su questa mozione e sulla richiesta di dare le chiavi
della città , la mia città, la nostra città, alla relatrice ONU Francesca
Albanese.
Una relatrice che ha definito Hamas, ; forza politica che ha vinto
elezioni democratiche;, una forza politica che ha fatto cose buone
come ; scuole, ospedaline strutture pubbliche
Dagli Usa allUE, Hamas é considerata e riconosciuta come forza
terroristica e definita “il male puro”, e non solamente da esponenti
della destra europea, come ad esempio Sholz.
Perfino Macron ( che la sx non perde occasione di difendere
quando assume posizioni contro il governo italiano), ha definito
Hamas come ;isis,
La cui presenza in Palestina, ha di fatto minato la possibilità, da
parte delle autorità palestinesi, di occuparsi in maniera costruttiva
dell’attività di sicurezza interna e contribuendo a far uscire terroristi
dalla Cisgiordania.
Apro virgolette, riportando le parole dell’ex ambasciatore in Israele
Giulio Terzi il quale ha dichiarato :  è una falsità storica e ancora
più grave della banale disinformazione, quanto affermato dalla
Albanese, perché Hamas non è un movimento politico, ma fa
politica attraverso il terrorismo. Quando si raccontano queste cose
si diventa complici del terrorismo e della propaganda dell’odio .
Insomma più volte la Albanese non ha perso occasione per definire
Hamas “non un gruppo criminale”.
Va considerata poi, quando si parla di quegli scenari, la corretta
narrazione , che deve essere la più trasparente possibile.
Soprattutto quando si analizza l’azione del Governo italiano,
costantemente sotto attacco da parte di una sinistra che
evidentemente, considerando gli ottimi risultati sul fronte interno (
sull’azione in campo internazionale del nostro Presidente sorvolo
per non creare soggezione), sposta l’attenzione su altri campi.
Raccontiamo ad esempio di più di 180 bambini palestinesi, 400
persone considerando i familiari che sono stati soccorsi e più di 900
con i ricongiungimenti, che sono arrivati in Italia dalla Striscia..

Numeri, fatti e risultati.

Il Governo ha già condannato sia quanto avvenuto il 7 ottobre, ma
con altrettanta chiarezza ( nonostante alcune orecchie si chiudano
quando non si vuol sentire ), la reazione spropositata di Israele.
Non commentiamo infine la continua richiesta di esclusione di
esponenti israeliani dalle più svariate manifestazioni sportive e non
solo ( come ad esempio la proposta di esclusione di due attori di
Israele dalla biennale di Venezia).
O come non parlare, dell’organizzazione LP4Q , (finta fondazione
benefica molto vicina ad Hamas),
Presidente di LP4Q è un certo Al Ahmar sanzionato dagli Stati Uniti
per aver fornito supporto finanziario tecnologico ad Hamas.
Recentemente poi è stato addirittura organizzato un incontro con
questa organizzazione (nota anche come lega dei parlamentari per
la Palestina), addirittura alla camera dei deputati.

Prendendo poi spunto da un articolo sul quotidiano Il Riformista
( Riccardo Puglisi)
La relatrice Albanese, durante uno dei suoi interventi televisivi,
abbia tradotto il termine “avvocato” con advocate il quale si
riferisce a coloro che PUBBLICAMENTE, supportano una
determinata causa in modo tale da rafforzarla e persuadere il
maggior numero possibile di persone sulla bontà della causa
stessa. IL termine più corretto sarebbe infatti “lawyer.

Ma aldilà di queste raffinatezze linguistiche, esiste un modello teorico
formulato da alcuni economisti, tra cui Tirole ( Nobel per
l’economia, non l’ultimo passante per Carrera longa), che (leggo
testualmente), si focalizza sui vantaggi complessivi che si
ottengono – al fine di accumulare informazioni veritiere –
quando in una disputa tra due posizioni diverse/opposte vi
sono esperti che agiscono portando argomenti a favore di una
delle due tesi, e che sono di fatto assoldati (o convinti a
intervenire gratuitamente) da coloro che hanno un interesse a
far vincere ciascuna delle due posizioni.

E proprio a quanto si apprende la Albanese sarebbe rimasta
parecchio “sorpresa” da alcune modifiche apportate dal CNF (
Consiglio Nazionale Forense) organizzatore di un convegno
“formativo” e dunque rivolto ai professionisti del settore, con la revoca
dei crediti formativi inizialmente previsti per i partecipanti; dall’altra, e
la modifica del titolo dell’incontro
Da “Le violazioni dei diritti umani a Gaza e nei territori occupati”
aggiungendo una seconda frase, “Guerra e diritti umani: Gaza,
Cisgiordania, Israele, dopo una lettera dell’Unione Associazioni
Italia Israele (UAII) inviata a Francesco Greco, presidente del Cnf,
nella quale si chiedeva l’inserimento nel c.d panel di un contraddittorio
all’intervento di Albanese.
La dott.ssa Francesca Albanese ( la relatrice principale) ricordiamo
che è stata oggetto di alcune “osservazioni” in campo internazionale,
da parte di alcuni Stati proprio dell’ONU (Stati Uniti, Olanda e Regno
unito su tutti) proprio per il “linguaggio fortemente politicizzato”
Contraddittorio evidentemente poco gradito.
Pertanto, alla luce di queste considerazioni e ribadendo che la mia
città, la nostra città, ha necessità (più che di queste iniziative dí
geopolitica), che vengano compiuti i migliori sforzi per progettare
idee nuove per rendere la vita dei cittadini migliore, oltre a
partorirne di vecchie, resto e restiamo contrari alla proposta
avanzata da questa mozione.
Perché c’è chi urla slogan e chi invece salva i bambini e noi siamo
fieri di far parte di un partito che guida una coalizione che fa la
seconda

0Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *